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Erasmus plus "Cherchons lycèens pour sauver la planète"

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Lunedì 16 Aprile si è svolta la cerimonia di chiusura del Partenariato Erasmus plus “Cherchons lycéens pour sauver la planète” che ci ha visti impegnati per più di un anno e mezzo.
“Salvare il pianeta” è il monito che troviamo nel titolo del progetto. Ma è veramente possibile salvare la Terra con quello che rappresenta per la nostra sopravvivenza? Forse questo è il punto. Se non riusciamo ad avere questa consapevolezza che noi tutti, come genere umano, siamo natura, facciamo parte di essa, sicuramente non arriveremo a sentire dentro di noi l’urgenza di cambiare i comportamenti nei confronti dell’ambiente.
Tanto si è detto e si dice sui cambiamenti climatici e tanti sono i negazionisti della teoria, ormai avvalorata dal mondo scientifico, che i cattivi comportamenti dell’essere umano sono una forte concausa dei cambiamenti del clima sulla Terra, che determinano, cioè, quelle accelerazioni che in poco più di un secolo hanno fatto innalzare improvvisamente la temperatura media globale di 1 grado e mezzo.
Peraltro, è sotto gli occhi di tutti l’incuria e l’inquinamento ambientale che sporcano gli spazi in cui viviamo, da quello delle città a quello dei mari e degli oceani, da quello delle falde acquifere a quello dell’aria, per non parlare dell’inquinamento acustico e, per ultimo ma non meno importante, quello dell’orbita terrestre dove non si contano più i rottami delle sonde spaziali che orbitano attorno al pianeta.
E’ lecito, allora, chiedersi cosa possiamo fare tutti noi davanti a tutto questo. Senza scomodare nessuno e soprattutto senza stravolgere la nostra vita e le nostre abitudini, possiamo tutti quanti fregarcene, rimanendo a guardare lo sfacelo che si sta consumando attorno a noi, continuando ad inquinare, ad adottare stili di vita non ecosostenibili, a consumare e divorare più di quanto possiamo permetterci, noncuranti del dissesto ambientale che è davanti agli occhi di tutti…
Oppure, cominciare a voltare pagina, a cominciare dalla raccolta differenziata, dalla cura delle strade cittadine e dei luoghi di riunione urbani; continuando nell’uso sempre meno massiccio dei mezzi di trasporto inquinanti a favore della bicicletta o dell’uso dei nostri piedi, dal consumo alimentare di prodotti più sani e a chilometro zero, dall’acquisto degli alimenti con zero packaging al riavvicinamento più frequente alla natura, alla terra e al mare, nel pieno rispetto della biodiversità e degli ecosistemi di cui tutti noi siamo parte perfettamente integrante.
Certo, tutto questo ha bisogno dello sforzo non di uno solo, ma di tutta la comunità, pena il fallimento dell’essere umano. Da questa considerazione siamo partiti nel portare avanti questo progetto con il coinvolgimento di più di 28 studenti di classi diverse del nostro istituto, cercando tutti insieme di capire i motivi di questo sfacelo e, facendo anche confronti con l’estero, cercare di capire cosa si può fare per migliorarci.
Il Partenariato si è svolto fra tre scuole, tre, quindi, sono state le mobilità: in Sicilia a Maggio, in Croazia a Ottobre/Novembre e in Francia a Dicembre dove sono state effettuate delle attività molto interessanti che ci hanno fatto apprezzare i luoghi visitati.
Durante la cerimonia, che si è svolta nell’auditorium del plesso A della nostra scuola, sono stati invitati i soggetti, tra enti e istituzioni, che hanno reso possibile la mobilità in Sicilia: la L.I.P.U. di Bagheria, la dott.ssa Caterina Licatini quale consulente ambientale, il C.R.E.A. di Bagheria, la Lega Navale di Palermo e di Aspra, il Comune di Bagheria, il tecnico Giuseppe Panzica. Ringraziamo il Dirigente Scolastico prof. Vito Cudia, il D.S.G.A. dott. Giovanni Giuliano, il tecnico Giuseppe Valenti, i professori Salvatore Carubia e Mattea Aiello, infine tutti coloro che a diverso titolo hanno contribuito con la loro professionalità alla buona riuscita del progetto.
Il team: Prof.ssa Carollo Maria Grazia (consulente scientifica); Prof.ssa Castello Rosa (coordinatrice); Prof.ssa Favatella Angela Rita (supporto al team e veicolatrice del progetto); Marchisciana Maria Rita (contatti con le famiglie e con gli alunni)

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